polipo alla luciana
Vorrei rimanere in tema proponendo ancora una ricetta di mare di origini napoletane. Questo ottimo piatto prende il suo nome dai “Luciani”, gli abitanti di Santa Lucia, il più antico borgo marinaio di Napoli sorto appunto intorno alla chiesa dedicata alla martire. I Luciani sono sempre stati pescatori molto abili, nonché esperti nella preprazione di piatti a base di pesce, rappresentando una fonte di ispirazione importante per il patrimonio delle cucina popolare napoletana.
Il polipo in questione peró non é semplicemente il protagonista di una buona ricetta, poiché anche la sua pesca rappresenta un evento unico ed emozionante.
Nelle notti d'estate di Santa Lucia é possibile vedere centinaia di luci sul mare; sono le Lampare, le barche che con la lampada fissata a prua si avvicinano lentamente verso la riva, accompagnate dal suono delle onde e da una leggera brezza marina. É così che il polipo, attratto dai riflessi di luce, sale a galla e viene preso dal pescatore con uno strumento chiamato "lanzaturo".
Ora peró voglio trasmettervi la ricetta, cosí come viene tramandata da anni in questa remota zona del golfo di Napoli.
750 grammi di polipetti veraci o un polipo di media grandezza
500 grammi di pomodorini rossi del “piennolo”
2 spicchi aglio
100 grammi di olive nere di Gaeta
una manciata di capperi sotto sale
peperoncino
prezzemolo fresco
olio extravergine di oliva
vino bianco
Sciacquare i polipi e versarli in pentola senza aggiungere acqua, perché come dicono i Luciani“O purpo sadda cocere cu l’acqua soia” . Aggiungere i capperi, una spruzzata di vino bianco e saltare per qualche istante a fuoco vivo. Aggiungere i pomodorini lavati e tagliati a pazzetti, le olive, il peperoncino e il prezzemolo tritato. A questo punto chiudere la pentola e cuocere per circa 10 minuti (anche di piú se non si utilizzano polipi molto piccoli). A cottura ultimata aggiungere ancora del prezzemolo tritato ed un filo di olio extravergine crudo.
9 Comments:
...ma erano solo le lampare e la bianca scia di un'elica... te vojo bene assaje...
Le lampare mi hanno subito riportato alla mente delle note familiari... Complimenti a "mamma Luciana" per la ricetta (a me piace pensarla così...:-)))))
eh.in realtá anche io collegavo il nome Luciana ad una splendida cuoca capace di ammaliare con la sua arte anche i piú esigenti palati...Santa Lucia. luntan a te, quanta malincunia!
cosi recita pure un'altro famoso brano.
saluti
re
Una delle più belle ricette proposta dal socio del Maiale. Nonostante la lontananza egli sa farsi e farci sentire a casa. Il mare al largo del Golfo luccica malinconico.
Ste
anch'io sono d'accordo che una delle più belle ricette; questa foto poi è stuzzicante. Per quanto riguarda le ricette del pesce sappiate che le migliori sono state create dai marinai che stando lontano da casa si industriavano a cucinare il pesce pescato in varie maniere utilizzando quello che avevano a portata di mano o quello che si portavano da casa;ciò vale anche per i pescatori di S.Lucia e mamma Luciana o la donzella Luciana non c'entra proprio.Le imbottiture per esempio dei calamari o delle alici venivano preparate con pane bagnato,olio, frattaglie passate in padella e qualche altra cosa a disposizione.ciao Terry
goduria della cucina di mare
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non vorrei sbagliarmi , ma credo che uno dei primi ristoranti ad eleborare questa ricetta siano stati Zi Teresa al Borgo Marinai o Giuseppone a Mare a Posillipo...
mò lo provooo, tengo nostalgia del sapore eeee mare...
un saluto da una Vienna piovosa,
Laura
Scusa, e l'aglio che fine ha fatto? :-)
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