Sono porci questi Maiali!
Week end lungo per il Maiale e ghiotta verticale in quel di Roma, precisamente presso i Castelli, dove in un lungo pomeriggio si è consumato il pranzo pittorico e una grossa sbevazzata. Ghiottissimo appuntamento, dunque, al quale, oltre me e Remo, hanno partecipato nell’ordine la mia signora scesa da Parigi e due amici dal giusto appetito. Così ben assortiti sabato mattina siamo partiti, destinazione Ariccia, mentre un cielo incerto, poca pioggia e una schiarita tardo pomeridiana hanno colorato la giornata di fitte foglie autunnali. Poco più in la di Palazzo Chigi, all’ombra della piazza e in un apposito slargo, le Fraschette ci hanno accolto deliziandoci coi loro profumi e la rinomata bontà. L’idea era quella di compiere più tappe, quindi più assaggi. In pieno stile Maiale Ubriaco avremmo consumato qui e là, tra calici di rosso, occhi lucidi e naso ciliegia. Poi l’attenzione è cascata su di una delle Fraschette, la prima arrivando dalla piazza, la Locanda del Brigante Gasperone. Una volta entrati – saranno state le 14,30 – ne siamo usciti che era già buio, soddisfatti e satolli. Qui, seduti su panche e apparecchiati su tipici tavoli da taverna, abbiamo dato sfogo alla nostra goliardia mangereccia, chiedendo all’oste di fare lui a suo buon gusto e ordinando vino con rilassata allegria . E questo vino, molto onesto e da bere ci è parso. Un novello di Ariccia, Fontana di Papa, Tentazione d’Autunno che scendeva, tra i pasti, regalando calore, gioia e armonia. A me e Remo capita spesso di incontrarci per brevi periodi, quando lui riesce a tornare in Italia ed io sembro trovarmi nel posto giusto. Questi attimi, conditi di rossa brezza, tengono vivo un rapporto, in alcune particolari sue sfumature che spero il mio compare percepisca parimenti.
Le danze, dal Brigante, si sono aperte con un antipasto misto composto dalle seguenti portate: mozzarella di bufala romana, porchetta, mortadella di cinghiale (buonissima), prosciutto e salame, pane casereccio e altri diversi intingoli squisiti che il vino – non me ne vogliate – mi ha fatto dimenticare. Il trionfo tra i primi lo ha raggiunto la polenta al sugo di cinghiale che, per forza, ha messo buona base per bere e mangiare ancora ed in quantità. Quando i secondi sono arrivati credo fossimo rimasti soli nella locanda. L’intimità, allora, si è fatta più forte. Quattro chiacchiere col locandiere ed un simpatico siparietto ad opera d’un tale che ha fatto ingresso recando con se una grossa stampa su tela raffigurante, mi pare, una battaglia. Abbiamo continuato con: spiedini di pecora arrostiti, salsicce e bistecche di manzo, cicorietta selvatica con salsiccia, scamorza ai ferri prosciutto e funghi porcini. Quello che mi preme sottolineare è la poesia del clima tutto intorno; quel senso di pienezza non solo di pancia che accompagna ed allieta momenti come questo. La schiettezza, la genuinità dei prodotti, la bontà del cucinato sono – e lo sapete – gli ingredienti necessari per gestire un’allegra compagnia di amici affamati, buongustai, amanti del poco e del bello, contenti d’essersi trovati ed insieme raccontati e rallegrati. Assente ma presente il nostro Giacinto, abile novelliere di vini e di vigne. A lui numerosi e goliardici brindisi si sono rivolti nella pienezza degli animi. La splendida cornice dei Castelli, che più tardi abbiamo ammirato passeggiando, ha confezionato insieme alla calda ospitalità del Brigante Gasperone e alla sua buona ed onesta cucina, un altro piccolo istante di memoria da aggiungere al già grosso fardello dell’Ebbro Suino. In ultimo, una pausa dolce al forno Cioli di Simona Galieti. Proprio in piazza, ad Ariccia, una piccola oasi d’altra semplicità e genuinità dove gustare ciambelle, tozzetti, crostate, pangialli e squisiti biscotti. Ad onor del vero non posso dimenticare che l’oste del Brigante non ci ha lasciati andar via senza prima omaggiarci di alcune ciambelline al vino e pure una buona – ma buona! – bottiglia di grappa. Giornata egregia dunque e di allegra brigata, tanto da dirla e cantarsela in coro: sono porci questi Maiali!
La Locanda del Brigante Gasperone
via B.go San Rocco, 7 - 00040 - Ariccia (RM)
Tel. 06 93 33 100
Cell. 339 7348291
Dolci Cioli
Piazza di Corte, 9 - 00040 - Ariccia (RM)
Tel. 06 93 32 181
Stefano Tripodi
fotografie: Stefano Tripodi & Remo Morretta
Etichette: Ariccia, Castelli Romani, Dolci Cioli, Locanda del Brigante Gasperone, recensioni, viaggi
6 Comments:
Ah le fraschette!
Però già che c'eravate un giretto a palazzo Chigi potevate farlo ... tanto per rinfrescare la mente ottenebrata ...
Buone le prelibatezze dei Castelli, vero? E pensare che io che ci vivo vado sempre alla ricerca di altri sapori!
Marika
ciao maialiiii....prima o poi vengo a roma dovrete portare anche me per fraschette !!!
un bacione
beTT
Molto evocativo, come sempre.
Traspare bene il clima in cui eravate e complimenti a voi per le foto.
Io c'ero alle fraschette con sti due maiali!!!! vi assicuro che è stato davvero uno spasso!!!!
buona cucina, buon vino, ottima compagnia!!!!
eh si proprio un'esperienza goliardica. Bravi Maiali! Un bacio.
Spettacolo..la prima volta alle fraschette non si dimentica mai...e anche il post..besos
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