domenica, gennaio 21

orecchiette con peperoni cruschi

"I nostri peperoni sono coltivati in Italia in terra di Basilicata. Hanno sapore dolce, fragranza intensa, polpa molto sottile. Una volta raccolti, da agosto a settembre, vengono infilati in lunghe collane e messi ad essiccare lentamente in modo naturale. I peperoni secchi fritti, croccanti e aromatici, comunemente detti "zafarani crushc", rappresentano il piatto più tipico della cucina lucana." Questo è quanto si legge sull'etichetta delle confezioni da 100 gr di peperoni cruschi Pennella, una delle aziende produttrici. Alla confezione è allegato un piccolo opuscolo informativo in cui, oltre alle caratteristiche del prodotto, è possibile leggere del Progetto Pollino Filiera Ortofrutta, nato nel 2002 e che impegna i produttori a coltivare secondo la Tecnica dell'Agricoltura Integrata. Il Maiale Ubriaco propone oggi questo piatto tipicissimo della tradizione povera e che riscopre un prodotto dal sapore unico e inconfondibile.

Ingredienti

100 gr di orecchiette fatte a mano

3-4 peperoni "Zafarani" cruschi

una buona manciata di cacioricotta appena grattugiato

olio extra vergine

uno spicchio d'aglio

In una pentola capace mettere a cuocere la pasta. Nel frattempo riscaldare in una padella una discreta quantità d'olio extra vergine. Farvi imbiondire lo spicchio d'aglio, poi eliminarlo e spegnere il fuoco. Immergere nell'olio tre o quattro peperoni cruschi precedentemente privati del picciolo e dei semi e puliti con un panno umido. Lasciarli rosolare appena, avendo cura che rimangano di colore rosso-porpora acceso. Poi metterli da parte in una terrina. Scolare la pasta e condirla con tutto l'olio, una parte dei peperoni sbriciolati con le mani e abbondante cacioricotta. Impiattare aggiungendo i peperoni rimasti tagliati in pezzi.

11 Comments:

Blogger cat said...

mamma che voglia di sud! cat

21/1/07 11:43 PM  
Anonymous Anonimo said...

Stravizioso questo piatto. E pure bello peasntino...eh eh. Ma lo farò di sicuro. Complimenti.

22/1/07 12:11 PM  
Anonymous Anonimo said...

Davvero stuzzicanti! Valeria

22/1/07 12:34 PM  
Blogger Sigrid said...

mmm... ma che fossero lievemente carbonizzati questi peperoni, no?
:-P

22/1/07 2:09 PM  
Anonymous Anonimo said...

sono quell'orecchiette fatte a mano che mi mettono in crisi ...;) BEllissimo Blog. A presto. BArbara

22/1/07 2:57 PM  
Blogger il maiale ubriaco said...

sigrid: i peperoni cruschi una volta nell'olio - e già molto scuri da secchi - si scuriscono notevolmente. Basta appoggiarli appena nell'olio a fuoco spento. Gli stessi peperoni sbriciolati (come da foto) però rendono molto di più il colore purpureo brillante. :)
sediciaprile: basta un pochetto di pratica. L'incavo si crea con il coltello tenuto di piatto, poi si risvolta e viene fuori l'orecchietta. ;)

22/1/07 3:42 PM  
Anonymous Anonimo said...

ciao,sarà che è un piatto tipico"della tradizione povera"saranno i virtuosismi di photoshop,saà che è ora di cena, ma avrei una gran vogli di mangiarli.
domanda. ma i peperoni di partenza, prima dell'essicazione sono i "friarielli"? o è una qualità specifica?

22/1/07 8:37 PM  
Blogger il maiale ubriaco said...

E' una qualità specifica. I peperoni di Senise e più in generale quelli del Pollino (ma ampiamente diffusi in tutta la regione). Sono dolci e molto ricchi di vitamina C. E polverizzati sono una spezia dal sapore unico.

22/1/07 10:15 PM  
Anonymous Anonimo said...

Ciao! Passavo e vi lascio un saluto. Corro in cucina a buttare la pasta.

24/1/07 5:00 AM  
Anonymous Anonimo said...

il primo piatto lucano per eccellenza!

17/12/07 3:33 PM  
Anonymous Anonimo said...

Grazie ragazzi. ho il frigo vuoto, solo un po' di cacioricotta...
e poi peperoni cruschi e orecchiette!
poi vi dico. slurp

5/5/08 8:11 PM  

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