domenica, febbraio 18

Zuppa di cicoria

- Che mangiamo domani a pranzo?
- Mmmm...non lo so...una zuppa!?
- Eh, una zuppa.. [sguardo pensieroso]
- Si potrebbe andare di buon mattino a S. Agostino e prendere qualcosa.
- Si a S. Agostino... [come per dire: ma sei scemo?] domani esco presto e ho cinque ore.
- Allora ci vado io, prendo il motorino..
- Ma nooo, prendo io una bella zuppa di farro al supermercato ???!!!
[eccolo mio padre]
- Una roba congelata? [annuisce] Non accadrà mai..o la mangerai da solo!
- Ma dai, sanno tutte uguali.. [saggezza femminile]
- Ah già, dimenticavo che qui abbiamo il maiale ubriaco..
- Non è questione di Maiale Ubriaco, è che potresti anche educarti, no?
- Vabbè fate voi, io esco...ciao maiale.. [sghignazza]
- Ma perchè non puoi andare da Carmine? [Il fruttivendolo sotto casa]
- Mamma lo sai che giù a S. Agostino c'è molta più scelta…e poi che ti cambia?
- E capirai, siamo a febbraio: carciofi, cavoli.. un po’ di bietole..
- Mah! Veramente io direi pure: cardi, carote, broccoli, cicoria, verza, finocchio, catalogna, cavolfiori, cipolle, funghi coltivati, indivia riccia, lattuga invernale, scarola, scorzonera, sedano e spinaci.
- Ok, ma allora cucini tu perchè io arrivo alle due passate.
- Va bene, la seduta è tolta. Ci vediamo a pranzo. Ciao.
- Ciao……… Stefano??!!
- Eh…
- E non facciamo che “magicamente” un po’ di verdura viene a fare 50 euro!!!
- …

E così di buon mattino a S. Agostino ci sono andato. Mentre scendevo lentamente per via dei Principati pensavo a quando lì il mercato non c’era perché il mare arrivava fin su alla via dei Mercanti. Parcheggiato il “motore” mi sono fermato ad ascoltare. Le voci dei venditori già rompevano l’aria incerta, le gole corroborate da caffè napoletano e poca grappa, le mani spaccate, gonfie e sporche di terra. In genere faccio un ampio giro perlustrativo e a chi mi chiede cosa voglio, rispondo che sto cercando di capirlo. Poi mi fermo, tocco alcuni pezzi, ne sento odore e consistenza. Questa volta ho trovato un bel banco, ricco di verdura e arance. Tantissime arance siciliane rosse e succose, ottime da mangiare ma anche da premere. In bella vista, un po’ più a sinistra, un’enorme quantità di cicoria di Gaeta (le Puntarelle) e Selvatica napoletana. Il tipo dietro il banco mi ha guardato, ci ha pensato, poi m’ha detto: chest è speciale, c’ faje na bella mnestr, oppure t’è faje olio, aglio e peperoncino!
Gli ho sorriso e ho risposto: “datemene due e due” indicando prima l’una, poi l’altra qualità. Ho pagato, poi ci siamo salutati con un cenno, entrambi soddisfatti. Lui per quello che si era immaginato parlandomi, io al pensiero della bella “cucinata” che avrei fatto poche ore più tardi. Il risultato, spero a voi gradito, è questa squisita zuppa di cicoria, profumata, depurativa e leggera. La cicoria, che si coltiva un po’ ovunque e per quasi tutto l’anno, ha origini antichissime e proprietà estremamente benefiche, depurative, per il nostro organismo. Citata 4000 anni a.c. nel papiro Ebers, uno dei più antichi testi egizi pervenutici, trova uso alimentare nel XVII secolo diffondendosi in molte varietà orticole. Un consiglio: se decidete di lessarla non buttate l’acqua, ma lasciatela intiepidire e poi bevetela, non prima di avervi aggiunto una piccola manciata di semi di finocchio.

Ingredienti x 4 persone

2 cespi di cicoria di Gaeta
2 cespi di Selvatica napoletana
50 g di Parmigiano Reggiano
1,5 lt di brodo di carne
1 spicchio di aglio
½ cipolla bianca
olio extra vergine
sale q.b.
2 uova

Preparare un classico brodo di carne con pezzi di pollo, manzo o vitello, carote , sedano, sale, pepe e un po’ di pomodoro. Lavare e tagliare a metà le foglie di cicoria e lessarle in abbondante acqua, poi tritarle ulteriormente in pezzi grossi. Saltarle in padella ancora croccanti con olio, uno spicchio d’aglio e mezza cipolla bianca tritata grossolanamente. A cottura terminata aggiungere una presa di sale. Porre la cicoria in una zuppiera insieme con le uova sbattute e il parmigiano e terminare versando il brodo caldo. Rimestare aggiungendo ancora parmigiano e servire con due crostoni di pane casereccio strofinati di aglio.

8 Comments:

Blogger violacea said...

troppo simpatico! questa scenetta familiare è davvero carina...la zuppa è meravigliosa!
ciaooo

19/2/07 4:43 PM  
Blogger Sandra said...

bellissimo il racconto/battibecco!!!
E qs zuppa è davvero invitante...
;-D

19/2/07 4:43 PM  
Anonymous Anonimo said...

Mi avete fatto morire dal ridere. Ha ragione violacea, la scenetta familiare è molto carina e tipica anche. Non saranno poche 2 uova? Val

19/2/07 4:52 PM  
Blogger il maiale ubriaco said...

Violacea & Gourmet: Ciao a voi e grassie!
Val: per le uova, dipende da quanto vuoi farla addensare. Essendo una zuppa io la preferisco piuttosto liquida, anche perchè c'è la verdura. Ad ogni modo puoi contare le uova per porzione e magari aggiungerle separatamente ad ogni piatto. Ste-

19/2/07 8:37 PM  
Blogger aroti said...

adoro la cicoria: dal campo ne raccogliamo sempre molta d'inverno e fortunatamente non ce ne stufiamo mai!

buon martedì grasso.

20/2/07 3:55 PM  
Anonymous Anonimo said...

D'accordo con ape. la cicoria è buonissima. Stufata o saltata in padella è prelibata. Ma questa zuppa è necessariamente da provare. Vi scopro solo ora e me ne rammarico, complimenti. Serena

20/2/07 4:36 PM  
Blogger aroti said...

...e con i fagioli in padella? un pò di peperoncino ed il corpo ringrazia!

20/2/07 7:38 PM  
Anonymous Anonimo said...

Trovo il vostro blog estremamente interessante. Ho preparato la zuppa ed è risultata buonissima. Vi faccio i miei complimenti e quelli di mio marito. A presto. Manuela

21/2/07 10:43 AM  

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