Chocolate y churros
Oggi siamo a Madrid. Per uno spostamento dell'asse tutto da gustare. Ci ha scritto Angie, che potete incontrare qui. Il Maiale Ubriaco prosegue nei suoi sguardi fuori territorio, alla ricerca della tipicità "altra" che caratterizza l'identità gastronomica umana fuori confine.
PUERTA DEL SOL, ORE 18. UNA PAUSA TRADIZIONALE E GOLOSA.
Fine settimana in città. Sveglia tardi - che a Madrid la gente ancora gode le ore piccole, e a tutte le età - un giro per la mostra del momento in un museo del centro e poi via a passeggiare pigramente sulla storica Gran Vìa, col naso all’insù per meravigliarsi ancora una volta delle architetture quasi dipinte su un cielo azzurro puro che ti fa ringraziare d’essere al mondo.
Difficile non seguire la folla di turisti e habitué, quella folla che andrà ad animare e, magari, cercare un posticino su una panchina in Puerta del Sol, da sempre teatro della varia umanità del Madrid castizo e spot favorito per chiedere appuntamento alla fortuna comprando un biglietto della lotteria.
E poi? Tornare a casa sin màs? No, meglio bighellonare ancora un pò prima del classico cinema della domenica sera, e farsi tentare da un irresistibile chocolate con churros poco più in là, nella minuscola Plaza de San Ginés. Oggi dimentichiamo le calorie e abbandoniamoci al piacere!
E d’altronde qui si va sul sicuro, perché i churros, cilindri di pasta fritta da affondare in un cioccolato denso e ricco, sono fatti come una volta, e dal bancone puoi vedere gli addetti alla preparazione subissati dagli ordini: dopotutto, la Chocolaterìa San Ginés trova posto (ma sarà un vantaggio per noi golosi residenti?) su tutte le guide che si rispettino. Servizio senza fronzoli ma rapido, intorno famiglie, coppie, gruppi di anziani e turisti dagli occhi a mandorla un pò straniti, ma interessatissimi e inseparabili dalla lonely planet sempre alla mano.
Il cioccolato é fumante e finisce in fretta, i churros croccanti risvegliano il mio spirito di emulazione-devo farli pure io!-l’atmosfera é rilassata e ti riprometti di portarci l’amica che fra poco viene a trovarti: qué viva Madrid!
Fine settimana in città. Sveglia tardi - che a Madrid la gente ancora gode le ore piccole, e a tutte le età - un giro per la mostra del momento in un museo del centro e poi via a passeggiare pigramente sulla storica Gran Vìa, col naso all’insù per meravigliarsi ancora una volta delle architetture quasi dipinte su un cielo azzurro puro che ti fa ringraziare d’essere al mondo.
Difficile non seguire la folla di turisti e habitué, quella folla che andrà ad animare e, magari, cercare un posticino su una panchina in Puerta del Sol, da sempre teatro della varia umanità del Madrid castizo e spot favorito per chiedere appuntamento alla fortuna comprando un biglietto della lotteria.
E poi? Tornare a casa sin màs? No, meglio bighellonare ancora un pò prima del classico cinema della domenica sera, e farsi tentare da un irresistibile chocolate con churros poco più in là, nella minuscola Plaza de San Ginés. Oggi dimentichiamo le calorie e abbandoniamoci al piacere!
E d’altronde qui si va sul sicuro, perché i churros, cilindri di pasta fritta da affondare in un cioccolato denso e ricco, sono fatti come una volta, e dal bancone puoi vedere gli addetti alla preparazione subissati dagli ordini: dopotutto, la Chocolaterìa San Ginés trova posto (ma sarà un vantaggio per noi golosi residenti?) su tutte le guide che si rispettino. Servizio senza fronzoli ma rapido, intorno famiglie, coppie, gruppi di anziani e turisti dagli occhi a mandorla un pò straniti, ma interessatissimi e inseparabili dalla lonely planet sempre alla mano.
Il cioccolato é fumante e finisce in fretta, i churros croccanti risvegliano il mio spirito di emulazione-devo farli pure io!-l’atmosfera é rilassata e ti riprometti di portarci l’amica che fra poco viene a trovarti: qué viva Madrid!
Chocolaterìa San Ginés
Plaza San GInés, 5
28013 Madrid
Tel. 913656546
Plaza San GInés, 5
28013 Madrid
Tel. 913656546
Angie, Madrid.
Etichette: chocolate y churros, Chocolaterìa San Ginés, Madrid
10 Comments:
Churros y chocolate... Che buoni! Questi li ho mangiati quand'ero a Barcellona, alle 5:00 del mattino di ritorno dalla discoteca...
Ciao.
Carinissimo questo racconto spagnolo. Così mi stimolate a passare in agenzia per l'acconto...
Mi ritorna in mente l'ultima colazione sulla Rambla di Barcellona (un po' "turistica"): la cioccolata non era così densa ma ugualmente buona...
Churros? Dolci! La mia passione. hai detto (credo che sei STE) che vuoi provare a farli? Ma come? Ti hanno dato la ricetta? O ti butti pensando a quali potrebbero essere gli ingrdienti? A vederli sembrano le nostre graffes a forma di bastoncini.O no? Che sapore hanno? sono alla cannella? o sono poco zuccherati e poco profumati per poter gustare meglio il cioccolato?
Che voglia di mangiarli mi è venuta.Terry
mi piacerebbe rispondesse Angie, autrice di questo simpatico articolo, ma ti anticipo che i churros sono fatti con una pastella a base di farina, olio, zucchero e sale. Appunto, sono poco profumati per mettere in risalto l'accostamento al ciocolato.
Re
Madrid non è Castiglia, è una comunità autonoma a sé, la comunità di Madrid, appunto e se questa ragazza ci vive dovrebbe saperlo...o è la stessa cosa mettere Roma in Lombardia?
Carmen
Carmen: touché! Chiedo scusa per l'inesattezza, anche a nome dei ragazzi del blog, che l'hanno involontariamente riportata.
Ahi mi corazon!! Chocolate Y Churros.. bei ricordi del tempo trascorso a madrid! ;)
grazie ehm muchas gracias!
noi li abbiamo mangiati a Gijon, una bellissima città di mare sulla costa nord (Asturie o Cantabria..). La cosa pazzesca è che tutti li mangiano alle ore 20.00 e noi abbiamo ripiegato sui churros dopo la vana ricerca di un ristorante che ci accettasse anche a quell'ora (abbiamo due bambine..che hanno fame alla loro ora biologica, non a quella convenzionale!!).
Comunque sono buonissimi. Oggi provo a farli a casa. Sul web è pieno di siti con le ricette...ovviamente tutte completamente diverse, soprattutto nelle dosi!
hola!
Bueno,
Madrid è in una comunità autonoma, ma la storia, la lingua e le tradizioni sono assolutamente castigliane... Non confondiamo le differenze amministrative con quelle culturali...
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