Madrid e San Isidro: ¡bienvenida primavera!
15 maggio scorso: giornata cruciale nell’ambito delle celebrazioni in onore del santo vissuto, secondo i cronisti, a cavallo tra il XI ed il XII secolo e protettore della città dal 1960, benchè il culto ed i rituali sacri e profani ad esso legati affondino le proprie radici nei secoli precedenti e si affermino nel '600, epoca della canonizzazione.
Sono questi giorni in cui l’intera città mostra in modo ancora più aperto e schietto i suoi tanti volti, giorni di rinnovamento perchè maggio vuol dire sole, voglia di star fuori ancora più del solito ed inaugurare una stagione magica di giornate che sembreranno non finire mai...
Accanto alle celebrazioni religiose, madrileni e ospiti della città si godono il cartellone culturale e musicale che trasforma Madrid in una fucina di eventi, mentre appassionati e spettatori curiosi si danno appuntamento nella Plaza de Toros de las Ventas, rinomato emblema della città, tempio della tauromachia e teatro delle oltre trenta corride che si susseguono nel corso del mese.
Sorvolo volentieri su qualsiasi tipo di discussione che da queste parti divide l'opinione pubblica in proposito (gli interessi lobbystici, il business a scapito dell'essenza dello spettacolo, i toreri contesi come grandi star e naturalmente le polemiche animaliste) : si tratta di un mondo affascinante anche perché fatto di rituali ancestrali e che senz'altro risulta poco comprensibile ad i non aficionados. Ma San Isidro significa, e tanto, anche tradizione culinaria, e sono i dolci in questo periodo a farla da padrone in tutte le vetrine di 'cose buone' della cittá: pasticcerie, ma anche caffetterie e banchetti improvvisati per le strade del passeggio, si riempiono di rosquillas (ciambelline) definite, a seconda del tipo e della decorazione, tontas, listas, francesas o de Santa Clara, per citare solo le varianti piú conosciute di questo dolce semplice ma che fa parte della 'memoria del gusto' di spagnoli di ogni etá.
Un indirizzo ‘sicuro’ per soddisfare la voglia di dolce onorando la tradizione é senza dubbio la casa El Riojano, nel centro nevralgico ed antico di Madrid: riduttivo definirla una pasticceria perché gli ambienti dal sapore antico, gli stucchi dorati e le vetrine d'antan rimandano ad atmosfere di fine secolo e galanterie di tempi ormai lontani; fondata infatti nel 1855, ha ospitato nella sua elegante sala da thé per generazioni anche tanti ospiti illustri, e non é un caso se ancora oggi delizia i palati dell'intera Casa Reale.
Plausibile quindi con queste premesse che abbiano, ehm, gentilmente declinato la richiesta che ho fatto, cioé regalarmi - e regalarci - la 'loro' ricetta delle rosquillas...Che fare? Ningùn problema! Senza metter tempo in mezzo e facendo ricorso ai miei potenti mezzi, mi son catapultata da una madrilena 'doc', che con disponibilitá ed allegria m'ha dato la ricetta di casa, non senza condirla col racconto dei suoi aneddoti - e mentre mi parlava pensavo che tutti ne abbiamo, e che sono qualcosa che con un filo invisibile unisce tutte le culture del mondo, poiché la nostra identitá al cibo ritorna e ad esso é indissolubilmente legata. Ma tornando alle rosquillas, ecco qua la ricetta, tradotta e pronta da provare!
Rosquillas
2 uova
8 cucchiai di zucchero
8 cucchiai d'olio
1 pizzico di bicarbonato
scorza di arancia e limone a piacere
liquore all'anice a piacere
300 gr di farina
olio per friggere
Disporre la farina a fontana in un recipiente ed aggiungere uova, zucchero, olio, bicarbonato e l'aroma (o gli aromi) scelti; impastrea con cura per ottenere un composto uniforme e poco appiccicoso, lasciar riposare circa mezz'ora.
Prelevare pezzetti di pasta a cui dare la forma di ciambelle di piccole dimensioni, e poi friggerle in olio non troppo caldo affinché si dorino cuocendosi all'interno. Spolverare di zucchero o decorare con la glassa. Ya está!
Sull'uscio di questa casa, lambito dai raggi di un sole di primavera inoltrata giá splendido e promettente, l'ombra di una sottile emozione mi ha bloccata per un attimo, e d'un tratto, ho pensato d'esser fortunata a vivere qui e solo qui, in questa cittá che ti accoglie con lo slancio di un'anima generosa e che ti lascia libero sapendo, come un amante di grande saggezza, che tornerai per non andare piú via.
El Riojano
C/Mayor, 10
28013 Madrid
Tel. +34 - 913664482
Angie Musci - Madrid
Sono questi giorni in cui l’intera città mostra in modo ancora più aperto e schietto i suoi tanti volti, giorni di rinnovamento perchè maggio vuol dire sole, voglia di star fuori ancora più del solito ed inaugurare una stagione magica di giornate che sembreranno non finire mai...
Accanto alle celebrazioni religiose, madrileni e ospiti della città si godono il cartellone culturale e musicale che trasforma Madrid in una fucina di eventi, mentre appassionati e spettatori curiosi si danno appuntamento nella Plaza de Toros de las Ventas, rinomato emblema della città, tempio della tauromachia e teatro delle oltre trenta corride che si susseguono nel corso del mese.
Sorvolo volentieri su qualsiasi tipo di discussione che da queste parti divide l'opinione pubblica in proposito (gli interessi lobbystici, il business a scapito dell'essenza dello spettacolo, i toreri contesi come grandi star e naturalmente le polemiche animaliste) : si tratta di un mondo affascinante anche perché fatto di rituali ancestrali e che senz'altro risulta poco comprensibile ad i non aficionados. Ma San Isidro significa, e tanto, anche tradizione culinaria, e sono i dolci in questo periodo a farla da padrone in tutte le vetrine di 'cose buone' della cittá: pasticcerie, ma anche caffetterie e banchetti improvvisati per le strade del passeggio, si riempiono di rosquillas (ciambelline) definite, a seconda del tipo e della decorazione, tontas, listas, francesas o de Santa Clara, per citare solo le varianti piú conosciute di questo dolce semplice ma che fa parte della 'memoria del gusto' di spagnoli di ogni etá.
Un indirizzo ‘sicuro’ per soddisfare la voglia di dolce onorando la tradizione é senza dubbio la casa El Riojano, nel centro nevralgico ed antico di Madrid: riduttivo definirla una pasticceria perché gli ambienti dal sapore antico, gli stucchi dorati e le vetrine d'antan rimandano ad atmosfere di fine secolo e galanterie di tempi ormai lontani; fondata infatti nel 1855, ha ospitato nella sua elegante sala da thé per generazioni anche tanti ospiti illustri, e non é un caso se ancora oggi delizia i palati dell'intera Casa Reale.
Plausibile quindi con queste premesse che abbiano, ehm, gentilmente declinato la richiesta che ho fatto, cioé regalarmi - e regalarci - la 'loro' ricetta delle rosquillas...Che fare? Ningùn problema! Senza metter tempo in mezzo e facendo ricorso ai miei potenti mezzi, mi son catapultata da una madrilena 'doc', che con disponibilitá ed allegria m'ha dato la ricetta di casa, non senza condirla col racconto dei suoi aneddoti - e mentre mi parlava pensavo che tutti ne abbiamo, e che sono qualcosa che con un filo invisibile unisce tutte le culture del mondo, poiché la nostra identitá al cibo ritorna e ad esso é indissolubilmente legata. Ma tornando alle rosquillas, ecco qua la ricetta, tradotta e pronta da provare!
Rosquillas
2 uova
8 cucchiai di zucchero
8 cucchiai d'olio
1 pizzico di bicarbonato
scorza di arancia e limone a piacere
liquore all'anice a piacere
300 gr di farina
olio per friggere
Disporre la farina a fontana in un recipiente ed aggiungere uova, zucchero, olio, bicarbonato e l'aroma (o gli aromi) scelti; impastrea con cura per ottenere un composto uniforme e poco appiccicoso, lasciar riposare circa mezz'ora.
Prelevare pezzetti di pasta a cui dare la forma di ciambelle di piccole dimensioni, e poi friggerle in olio non troppo caldo affinché si dorino cuocendosi all'interno. Spolverare di zucchero o decorare con la glassa. Ya está!
Sull'uscio di questa casa, lambito dai raggi di un sole di primavera inoltrata giá splendido e promettente, l'ombra di una sottile emozione mi ha bloccata per un attimo, e d'un tratto, ho pensato d'esser fortunata a vivere qui e solo qui, in questa cittá che ti accoglie con lo slancio di un'anima generosa e che ti lascia libero sapendo, come un amante di grande saggezza, che tornerai per non andare piú via.
El Riojano
C/Mayor, 10
28013 Madrid
Tel. +34 - 913664482
Angie Musci - Madrid
2 Comments:
Visto che la ricetta arriva da una madrilena "doc", provare queste rosquillas mi pare alquanto doveroso, se non altro per assaporare la fedele interpretazione di un dolce di così antiche tradizioni!
Per non parlare di tutto il mondo andalusino delle tapas...ma questa è un'altra storia!
hasta luego
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