mercoledì, luglio 18

Bocconcini di frittata con peperoncino e menta selvatica

In Basilicata d’estate le preparazioni non differiscono molto da quelle invernali. Nel senso: una delle peculiarità della regione, gastronomicamente parlando, è la “necessità”, direi, tutta umana, di accostare sapori decisi alla schiettezza suprema del raccogliere ciò che la natura offre spontaneamente. La raffinatezza non è propria di questa gente. Ciò non allude a nulla di sconveniente; semplicemente i lucani vivono di ciò che sono, e non c’è cosa più bella, semplice e naturale. Fanno quello che possono come naturalità condivisa crea e rende tangibile. Vita contadina insegna: meglio pan condito che pan sciapito. La ragione, quella che brama di creare, si scontra in questo con la testardaggine e la semplicità. Un’arrendevole esserci perché così è. Un tentativo di pensarci che scolora nei toni scuri di un amaro fatto in casa, una pizza con le uova, e il biancomangiare (ne parleremo) che rallegra i volti di chi tutto il giorno smuove terra, nei campi, in un arcaico movimento di braccia. Quando il sole s’abbassa e l’odore della paglia raccolta riempie l’aria, arrivano le donne. Colme, sul capo, di ceste cariche di cibo. Pane, olio, pasta cotta in forno, verdure cucinate, uova e vino. In mezzo a molte ceste sta questa nostra preparazione. Si suole dividerla in tranci ma noi la proponiamo come deliziosi bocconcini. Così arriviamo ai giorni nostri, alle nostre tinte. Pensiamo ad un ricco aperitivo di montagna. Vino fresco e profumato. Liquori aromatici per il dopocena e donne bellissime e boteriane che girano intorno quasi danzassero. Piccoli deliziosi contenitori di porcellana che contengono mille mini-preparazioni. Da sbocconcellare. E qualcuno, boccone dopo boccone, mentre il vino fa magma, ricorda e riassume il senso di una vita nei campi, almeno una, nelle valli lucane.

Ingredienti x 6-8 persone

10 uova fresche
Peperoncino fresco
¼ cipolla bianca
Olio extravergine
Menta selvatica
Latte
Sale q.b.

Sbattere le uova con una frusta. Soffriggere cipolla e peperoncino tritato grossolanamente indorando senza bruciare. Aggiungere alle uova insieme con un ricco trito di menta selvatica. Aggiungere una goccia di latte intero ed un pizzico di sale. Nel tegame del soffritto aggiungere una goccia d’olio e versarvi il tutto. Lasciar crostare a fuoco medio, quindi cuocere col coperchio a fiamma bassissima. Girare la frittata, crostare l’altro lato e lasciar riposare. Una volta raffreddata tagliare in piccoli bocconi e servire con pane caldo e vino in caraffa.

Stefano Tripodi

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1 Comments:

Anonymous Anonimo said...

Sono commossa dalle belle parole profuse. E se le facessi senza cipolla per risaltare assoluto il sapore del peperoncino?
Un bacio Val

18/7/07 10:52 AM  

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