venerdì, luglio 20

Quando il panino incontra lo chef degli chef...

Si tratta proprio di colui per il quale aggettivi come geniale e visionario giustamente si sprecano, quel Ferran Adriá che dalle sue cucine laboratorio di Roses in Catalogna detta legge nel mondo dell’alta gastronomia, e vanta tavole che valgono un’attesa anche di mesi, per gli adepti - giacché di culto trattasi - ansiosi di vivere un’esperienza assolutamente multisensoriale .
Possiamo peró trovare il suo tocco anche nella peculiare versione di fast food (equivalente in spagnolo comida rápida, of course) creata in collaborazione con il gruppo alberghiero NH, con proposte elaborate a partire da ingredienti di ottima qualitá in un ambiente informale ma estremamente curato, che a Madrid attrae una clientela del tutto eterogenea (qui, oggi, sono nel quartiere degli affari AZCA ma c’é di tutto, dai colletti bianchi alle signore in pausa dallo sfrenato shopping dei saldi, ai gruppetti di ragazzini che non vogliono rinunciare all’hamburger).
Dunque, design colorato, sedute e lampade Kartell per il godimento degli occhi e a disposizione un ventaglio di proposte che a mio parere sono un felice connubio di allure ed ingredienti tra il local ed il global: Fast good vende patatine si, ma diversissime da quelle che troviamo nei locali con la grande M gialla perché cotte in olio extravergine d'oliva, e poi insalate da condire con aceto balsamico e, perché no?, olio evo spremuto a freddo, panini con gli amatissimi pimientos del piquillo pimientos del padrón' (piccoli peperoni verdi dolci) e per andare incontro ai piú golosi, tradizionali flan e arroz con leche (rispettivamente, crema di latte tipo crème caramel e riso al latte preparati con uova biologiche e latte intero, qui tutti ci sono cresciuti!)
Ma naturalmente, i duri e puri del fast food come lo conoscevamo fino a ieri troveranno soddisfazione nel panino con la carne che ho scelto oggi anch'io a pranzo. Ebbene, test superato: pane fresco e croccante, insalata e pomodori compatti, carne gustosa e cucinata al momento: un hamburger insomma che non ha bisogno d'altro e che fa il suo mestiere rendendoti sazio e felice. Niente male per un concetto che si é rivelato qualcosa in piú di un fenomeno di moda: chi ha piú voglia in pausa pranzo di quella triste insalata consumata in compagnia del computer?
Angie Musci

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5 Comments:

Blogger Sandra said...

Grazie per questo spaccato di vida espagnola! Manco da tanti anni ormai che ho paura a tornare laggiù (in senso buono) tali e tante sono le cose da vedere e sopratutto da assaggiare!! Avevo letto qualcosa sull'argomento, ma grazie al tuo esauriente post ! no insalata per pranzo ma un bell'hamburgher!
;)

20/7/07 2:14 PM  
Blogger Antonio Tombolini said...

Pimientos del Piquillo verdi?!?
"La forma es triangular, no muy grande, alrededor de 7 cm de largo, no demasiado carnoso, piel dura y un color rojo encendido".
Vero è che sono ammesse "striature verdi", talvolta, ma solo come eccezione.
Spero aiuti! :-)

20/7/07 4:12 PM  
Blogger angie said...

antonio: no sé qué decirte...qui, anche nei super, los pimientos del piquillo sono verdes!

20/7/07 6:00 PM  
Blogger angie said...

Come diceva qualcuno...ooops, I did it again!;P Mi scuso con la blogosfera tutta, in quanto continuavo a pensare 'pimientos del padrón' (verdi) mentre scrivevo e scrivevo 'pimientos del piquillo', assolutamente rossi.

20/7/07 6:08 PM  
Blogger Franca said...

Beh, certo messa così l'hamburger è meglio dell'insalata

22/7/07 11:15 AM  

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