Croccante di nocciole dei monti picentini
È tempo di nocciole! Io me ne ero quasi dimenticato. La lontananza purtroppo mi tiene distante pure da quelle piccole forme di umanità e tradizione che giorno dopo giorno si ripetono in una terra come la nostra. L’autunno inizia a far capolino e sui Monti Picentini, in provincia di Salerno, gli abitanti del luogo si preparano ad accogliere fra mito e rito uno dei frutti più preziosi di questa stagione. La nocciola…appunto.
L’uomo e la nocciola hanno da queste parti un legame indissolubile, una relazione intima, particolare. Convivono e si influenzano a vicenda; le loro vite, le loro storie, si intrecciano e si confondono. Per secoli queste terre sono state contraddistinte dal lavoro duro, da proprietà povere e piccoli appezzamenti di terreno a conduzione familiare in cui ambiente domestico e lavorativo venivano a fondersi e la coltivazione dei campi, con i tempi e i ritmi incessanti che la contraddistinguono, finiva per essere anche una spinta a socializzare, un modo per ritrovarsi. Oggi, nonostante un po’ di cose siano cambiate, qui si continua a trovare rifugio nella terra, quasi a voler confermare in essa un modo di vivere d’altri tempi, nostalgico, splendido.
Forse profondo il mio approccio per un Lunedì mattina, ma inaspettatamente la nocciola, i suoi colori e il suo sapore, mi hanno portato a riflettere. Cresce in me la sensazione che il mondo giri troppo in fretta e sia sempre più complicato assecondarne i tempi. Rallentare e riappropriarsi del “nostro” tempo, partendo da gesti anche piccoli del quotidiano, mi sembra un’idea. Io riesco a farlo in cucina, fra le mie cose ed i miei pensieri. Un caro saluto. Alla prossima.
Ingredienti
150 gr di nocciole sgusciate e tostate
130 gr di zucchero
1 cucchiaio di olio d’oliva
Versare lo zucchero in una casseruola, bagnarlo con un cucchiaio d’acqua e lasciarlo sciogliere a fiamma bassa. Aggiungere poi le nocciole e l’olio d’oliva, mescolando bene e lasciando cuocere per qualche minuto fino ad ottenere un coloro piuttosto scuro. Versare il composto ancora caldo su un ripiano di marmo odella carta da forno, lasciandogli assumere una forma piatta e rettangolare. Far raffreddare ed infine dividere con un coltello in piccole porzioni.
Il croccante potrà essere conservato in barattoli di vetro o carta argentata anche per alcuni mesi. Nel caso in cui vogliate provarne una variante, tritatelo al mixer (oppure picchiatelo forte con un matterello!!) ed accompagnatelo ad un semifreddo. Nel caso in cui abbiate bisogno di ulteriore ispirazione guardatevi pure la ricetta preparata da Stefano un po’ di tempo fa.
Remo Morretta
L’uomo e la nocciola hanno da queste parti un legame indissolubile, una relazione intima, particolare. Convivono e si influenzano a vicenda; le loro vite, le loro storie, si intrecciano e si confondono. Per secoli queste terre sono state contraddistinte dal lavoro duro, da proprietà povere e piccoli appezzamenti di terreno a conduzione familiare in cui ambiente domestico e lavorativo venivano a fondersi e la coltivazione dei campi, con i tempi e i ritmi incessanti che la contraddistinguono, finiva per essere anche una spinta a socializzare, un modo per ritrovarsi. Oggi, nonostante un po’ di cose siano cambiate, qui si continua a trovare rifugio nella terra, quasi a voler confermare in essa un modo di vivere d’altri tempi, nostalgico, splendido.
Forse profondo il mio approccio per un Lunedì mattina, ma inaspettatamente la nocciola, i suoi colori e il suo sapore, mi hanno portato a riflettere. Cresce in me la sensazione che il mondo giri troppo in fretta e sia sempre più complicato assecondarne i tempi. Rallentare e riappropriarsi del “nostro” tempo, partendo da gesti anche piccoli del quotidiano, mi sembra un’idea. Io riesco a farlo in cucina, fra le mie cose ed i miei pensieri. Un caro saluto. Alla prossima.
Ingredienti
150 gr di nocciole sgusciate e tostate
130 gr di zucchero
1 cucchiaio di olio d’oliva
Versare lo zucchero in una casseruola, bagnarlo con un cucchiaio d’acqua e lasciarlo sciogliere a fiamma bassa. Aggiungere poi le nocciole e l’olio d’oliva, mescolando bene e lasciando cuocere per qualche minuto fino ad ottenere un coloro piuttosto scuro. Versare il composto ancora caldo su un ripiano di marmo odella carta da forno, lasciandogli assumere una forma piatta e rettangolare. Far raffreddare ed infine dividere con un coltello in piccole porzioni.
Il croccante potrà essere conservato in barattoli di vetro o carta argentata anche per alcuni mesi. Nel caso in cui vogliate provarne una variante, tritatelo al mixer (oppure picchiatelo forte con un matterello!!) ed accompagnatelo ad un semifreddo. Nel caso in cui abbiate bisogno di ulteriore ispirazione guardatevi pure la ricetta preparata da Stefano un po’ di tempo fa.
Remo Morretta
Etichette: giffoni, nocciole, picentino, raccolta, tradizione
10 Comments:
Ecco come utilizzare le nocciole che mi ha raccolto il mio papà! Sono un pò pigra e l'operazione di togliere il guscio mi pesa...ma il risultato è davvero appagante. Grazie per l'idea, Glò
Nella vecchia casa di mia zia, si faceva con mandorle e nocciole, racolte nel giardino di fronte. Però venivano tagliate, e in più c'era un segreto che lei mi ha insegnato, lo si batte per renderlo sottile con un limone. L'olio essenziale della buccia impregna il caramello e arricchisce il dolce di un aroma delicatissimo. Foto come sempre: molto belle :)
Loste
ciao a tutti. loste, conoscevo anche io il segreto del limone, ma non riuscivo a capirne il motivo..ragion per cui non l'ho utilizzato e non ne ho parlato. Adesso peró ha tutto piú senso!
Saluti
Re
altri modi di utilizzo in ricette salate delle nocciole?
complimenti x il sito
Innanzitutto i miei saluti a Remo e i complimenti per questa gustosa ricetta.
Approfitto poi di questo spazio per ringraziare tutti coloro, numerosi, che sul blog di squisito (Manifestazione che si terrà a fine Settembre e che l'ultimo giorno premierà in sei differenti categorie il meglio dei blog enogastronomici italici - http://www.x-ics.it/squisito/?p=39 – ) stanno votando per il maiale ubriaco, soprattutto, come miglior blog di vino, tanto da farlo entrare nelle nomination di fianco a mostri sacri quale "Vino al Vino" di Franco Ziliani ed "Esalazioni Etiliche" di Roberto Giuliani, grandi firme dell’enogiornalismo italiano, e persone che stimo profondamente. Sono sicuro che ai ringraziamenti si unisce Giacinto e tutti gli altri compagni di viaggio.
Grazie di cuore a tutti.
Grazie Mauro,
altri audacemente ho visto votare il Maiale come miglior blog o come miglior blog di foto. A noi fa molto piacere, cominciamo a far squadra. Il Maiale, non scordatelo (o rileggetevi l'intro) è un work in progress, un cantiere sempre aperto. Ne approfitto per complimentarmi col mio socio per questo articolo, per la ricetta gustosa e le foto intriganti.
Ste-
A questo punto colgo l'occasione per farvi i complimenti anch'io! Grazie a Squisito sto scoprendo blog che ancora non conoscevo e ci sono davvero belle sorprese! Vi linko! Ora faccio un bel giro con calma. A presto, Alex
ok. bene. vorrei rispondere a lefrancbuveur. Ricette salate con le nocciole ce ne sono e come, ance se non sono tipiche della campania. Ne ricordo alcune che peró lo sono. Il "coniglio in salsa di nocciole" e gli "spaghetti con la nocciola". In questi ultimi, rivisitati da una stupenda trattoria picentina, la nocciola tritata si amalgama ad un pesto d' aglio, olio, pepe nero ed un goccio di latte...magari se interessa possiamo postarne la ricetta.
Saluti
Remo
mi interessano tutte e due. quando hai tempo, postale...
buon fine settimana con pellegrinazioni alla scoperta di odori, sapori!
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