giovedì, settembre 13

Anacaprese: questa illustre s-conosciuta...

Della famosa torta Caprese avevamo già parlato qui, quando il Maiale era ancora ai primissimi esordi. Remo scrisse una buona ricucitura di fondo, raccontando, oltre il dolce, i perché e i percome della sua esistenza e dei suoi natali. Ma non molti, anzi pochi, sono a conoscenza di quella che impropriamente chiameremo “una variante”, ma che in effetti è piuttosto l’altra faccia della medaglia. I giornali hanno raccontato che di recente Montezemolo, nella sua dependance proprio in quel di Capri ed in occasione del suo compleanno, ha fatto mangiare a pochi invitati (un’ottantina ad essere precisi!) un semplicissimo menù a base di pesce che è andato concludendosi proprio con la nostra Anacaprese. Verrebbe da chiedersi, Montezemolo a parte, se gli abitanti di Anacapri non abbiano voluto rilanciare, al tempo che fu, con una preparazione propria, seppur sempre tutta isolana, cercando di conquistare punteggio nei confronti di un primato tutto “caprese”. La prima grande differenza tra le due preparazioni sta nel cioccolato. L’Anacaprese lo prevede rigorosamente bianco. E quando c’è il cioccolato bianco non posso fare a meno di pensare agli agrumi. E’ per questo che utilizzeremo una piccola dose di limoncello. Ancora, direte voi. Già, dico io. La verità è che scopro sempre di più quanto stia bene e faccia la differenza una nota di liquore ai limoni nelle preparazioni. Permettetemi di glissare velocemente su di un appunto mai dimenticato, e cioè la possibilità di preparare un gateau di patate al limoncello. Cosa che faremo, a ben guardare, con la prossima estate. Tieni a mente! Dunque dicevamo: cioccolato bianco & uova fresche, mandorle e limoncello. Questi gli ingredienti principali. Non spaventatevi se la vostra Anacaprese prenderà corpo, una volta in forno, e poi si affloscerà diligentemente. E’ del tutto normale. Verrà bassa e saporita. Provate pure ad utilizzare uno stampo quadrato o rettangolare dai bordi non troppo alti. Sarà soffice e profumata, s’adatterà bene al clima settembrino e potrete facilmente abbinarla ad un pranzo a base di pesce, ad una grigliata di frutta di stagione o provarla, al mattino, come pasto centrale della colazione. Divertitevi a presentarla in tavola in mini-porzioni quadrate, una manciata di fichi (ancora ne troviamo), una buona confettura di limone e qualche mandorla da sgranocchiare per dare consistenza e croccantezza al palato. Concludo, invitando tutti quanti volessero contribuire, a comunicarci notizie ulteriori sulle origini di questo dolce. Non esitate quindi a scriverci, fateci sapere come è andata la vostra Anacaprese e, come sempre, buon appetito.

Anacapri, ottobre 2006 . Vista sul golfo di Capri/Villa San Michele - Sfinge Egizia Stefano Tripodi©

Ingredienti x 1 ruoto medio

300 g di mandorle tritate
200g di zucchero
180/200 g di burro
200 g di cioccolato bianco
1 bicchierino di limoncello
1-2 cucchiai di fecola di patate
6 uova
1 bustina di vanillina
½ bustina di lievito

Lavorare bene burro e zucchero, aggiungere i rossi d’uovo, le mandorle tritate, il cioccolato bianco e il limoncello, poi la fecola e la vanillina. Lasciar riposare per qualche minuto, quindi aggiungere, lavorando rapidamente, le chiare montate a neve ed il lievito. Imburrare ed infarinare uno stampo da pastiera napoletana, aggiungervi il composto e cuocere in forno già caldo a circa 175°.

Stefano Tripodi & Daniela Caselli

Etichette: , , , ,

13 Comments:

Anonymous Anonimo said...

Ragazzi, vi attendevo. Suggestivo post, come sempre. Splendide le foto e della anacaprese non ne sapevo proprio niente :( quindi non posso aiutarvi per approfondimenti in merito. Complimenti. Marco

14/9/07 11:56 AM  
Anonymous Anonimo said...

Che meraviglia ragazzi!!!! :) le foto sono psettacolari.. e l'ultima è da rivista !!
Un abbraccio da Turin e super golosastra la ricettina!! la provo qs week se riesco!
;-***
www.untoccodizenzero.it

14/9/07 1:02 PM  
Blogger Ivana said...

Quando ancora non avevo i piccolini, io bagnavo sempre le torte con una bagna a base di limoncello! Ora solo latte fresco!!
E ho già pensato di fare le mie madeleinette al limoncello, anzichè all'acqua di rose o i soliti fiori d'arancio!!!
Questa anacaprese mi intriga molto più di sua sorella......la proverò presto!
Ivana

14/9/07 10:39 PM  
Anonymous Anonimo said...

Trovo molto interessante l'Anacaprese. La proverò e vi farò sapere. Belle le foto.

15/9/07 1:23 PM  
Anonymous Anonimo said...

noto una certa somiglianza con il "dolce di Amalfi", nella cui ricetta manca solo il cioccolato bianco rispetto a questa qui. Qualcuno sa aggiungere qualcosa circa questa "parentela"?

16/9/07 12:58 AM  
Anonymous Anonimo said...

sei un grande ste!
Ti aspetto al concerto il 28.

16/9/07 1:37 AM  
Blogger marcella candido cianchetti said...

non conoscevo, intrigante, da fare per fortuna mi sono portata da capri il ruoto adatto alla caprese ciao

16/9/07 9:43 AM  
Blogger Adrenalina said...

Adoro il cioccolato bianco. La farò di sicuro. Ma ho un bimbo di tre anni, come posso ovviare al limoncello?
Fotografie bellissime.

16/9/07 5:12 PM  
Blogger il maiale ubriaco said...

@adrenalina: una grattata di scorza di limone e anche un pò d'arancia direi.
@vocativo: non saprei, mi verrebbe da dirti che Caprese è Caprese e Anacaprese lo stesso. Certo il profumo di limone è una caratteristica delle nostre zone. Mi viene in mente un buon pesce bianco strofinato con limone grattugiato..andando oltre.
ste-

16/9/07 6:02 PM  
Anonymous Anonimo said...

Stefano, in effetti è un dolce che ha presentato qualche anno fa De Riso (parlo del dolce di amalfi) e l'unica variante è davvero il cioccolato bianco.
Più che altro mi chiedo se l'Anacaprese sia stata influenzata dalla creazione di De Riso o si tratta semplicemente di una creatura appartenente ad una comune "koiné" (come giustamente dici: il limone è una costante delle nostre zone) e dunque la lingua è pressoché la stessa.

A dirla tutta: ormai la buccia di limone è diventato un ingrediente talmente importante nella mia cucina, da soffrirne l'astinenza dopo pochi giorni di mancato uso!
E lo trovo proprio ottimo a fare da pendant alle mandorle (una preparazione in bianco di vermicelli con scampi e mandorle e limone, mi viene in mente ora...)
gnamm gnamm

16/9/07 10:16 PM  
Blogger il maiale ubriaco said...

Si, sapevo che De Riso avesse presentato il dolce di amalfi..e mi pare abbia pure ricevuto ottimi consensi. Per quanto riguarda la koinè, è una cosa che mi chiedo anche io. Appena potrò essere sull'isola mi informerò. Per la buccia di limone non lo dire a me :-) ...se spulci un pò il Maiale ti rendi conto di quanto mi influenza. Il tuo vermicello me lo segno, e se ti va puoi scriverci anche la ricetta. Un saluto. Ste-

16/9/07 10:24 PM  
Blogger elisa said...

mi piace mi piace!!!La farò sicuramente!

20/9/07 12:48 PM  
Blogger CoCò said...

L'avevo fatta anch'io questa versione senza però sapere che si chiamasse anacaprese non sapevo la storia grazie per l'illuminazione

21/9/07 4:12 PM  

Posta un commento

<< Home