lunedì, agosto 11

Briciole d'agosto: Il Maiale a Parigi [capitolo III]

Questo è un post indaffarato!
Era tanto che non scrivevo e, al solito, ne sono successe di tutti i colori! Sono a Parigi, ancora per poco in realtà, il mio aereo decolla domattina ed è già tardi. Mezzanotteventuno di una domenica stracarica di cose fatte e ancora da fare. Ultima mostra vista, Leibovitz + Klein alla Maison Européenne de la photographie. E non aggiungo altro, gli appassionati capiranno. Assieme ai due per me quest'anno ha trionfato Avedon. La retrospettiva dedicatagli al Jeu de Paume a Concord mi ha incantato ed ha incantato anche l'Europa. Splendidi i ritratti in banco ottico fatti in giro per il west America. Ma tra le pieghe dei libri e delle foto altri nomi meritano d'essere citati [e come se meritano!]: Friedlander perchè ironicamente questi luglio e metà agosto ho detto "ho cominciato a scattare come lui"; Man Ray perchè Parigi lo trascina con se e perchè è appena uscito This is Man Ray, un DVD che vi auguro di comprare; Robert Frank la cui America mi son ritrovato a pensare mentre ai jardin des Tuileries goffamente passeggiavo sentendomi Friedlander. Inoltre pure del maestro sono uscite una riedizione di The Americans [a dire il vero due e per due case editrici: la Delpire e la Steidl] e una serie di 3 DVD! Insomma, c'era e c'è davvero tanto da comprare. Or bene mi fermo qui, lasciando perdere tutto il popòdimenochè ci sta in Provenza, ad Arles. Gli appassionati clicchino sul link e prenotino un biglietto aereo. E veniamo a noi. Il Maiale questa volta si è sentito un pò più di casa qui a Parigi. Del resto è inevitabile se la tua metà qui ci lavora e ovviamente ci vive. Nelle fresche mattine, durante la settimana, sono andato spesso con lei a Versailles dove è ubicato il suo atelier. Dopo una lauta colazione a base di frutta, latte fresco, yogurt ai cereali, pane caldo e confettura di lamponi (!) la mia giornata poteva aprirsi ed io mi lasciavo cullare dai boulevard, le viottole degli antiquari e i piccoli bistrot fino ad arrivare alla place du marché nel quartiere di Notre-Dame. Sappiate che il mercato di Versailles non ha nulla a che vedere con nessuno dei mercati parigini. Mi spiace dirlo, ma da Parigi troppo spesso ci si viene a rifornire qui. Dai formaggi ai salumi, alla carne alle spezie, alla frutta e verdura, ai fiori e al pentolame.

Tutto di assoluta qualità. Nei post passati riguardanti Parigi avevamo parlato dei mercati, soffermandoci sul Marché d'Aligre. Non c'è paragone, e il sapore di Versailles sta tutto nella qualità che offre. Abbiamo fatto colazioni improvvisate in atelier a base di pollo arrosto, insalate miste con funghi e pomodori di Bretagna condite con fior di sale e innaffiate da Bordeaux da svenire per quanto bene abbiamo mangiato. A chiunque venga da queste parti a fare un giro consiglio davvero di passare una mattinata al mercato di Versailles. Io ho riempito la dispensa di ortaggi, conserve, formaggi, sale aromatizzato, bottiglie e spezie. E non ho speso quanto a Parigi i cui mercati invece non mi paiono così di qualità. Buona parte delle vivande son finite in cene a lume di candela o in stanza da pranzo piena di amici. Pasta integrale con fagiolini alla provenzale, vino rosso e mille chiacchiere spesso in quattro lingue diverse! Sempre a Versailles, per gli amanti della galette, segnaliamo La Creperie, poco distante dal Castello.

Il posto è molto carino, le ragazze gradevoli e simpatiche, il sidro alle mele molto buono e le galettes, come le crepes, buonissime. Ci trovate persone che smontano per la pausa pranzo dal lavoro [proprio come noi], un posto da vivere durante la settimana a pranzo o alla sera nel weekend. Per me che adoro la galette è stata una scoperta. La materia prima, inutile dirlo, proviene tutta dalla place du marchè. Dunque, queste parole messe in fila un pò in confusione solo per dirvi: che se andate a Parigi e dintorni potete pensare anche di bypassare le centinaiadimigliaia di bistrot e immaginare una permanenza più genuina; che Versailles non è solo treno-castello-treno ma anzi, una cittadina di grande valore artistico e mirabilmente in gamba per ciò che riguarda l'antiquariato ed il restauro di opere d'arte; che il mercato di Notre-Dame è stato una scoperta fantastica ed ancora più interessante è stato scoprire che in effetti la città di Parigi mangia molto con quel che compra a Versailles. Ultima nota: questa volta in giro per la città abbiamo mangiato molto spesso. Cercando sempre la formula che più ci piace. Cucina tipica, vino buono, genuinità dei prodotti e semplicità. Desidero dedicare questo post a Le Brespail, piccolissimo e graziosissimo ristorantino che a me e Milena ha rubato il cuore. Purtroppo per noi e per tutti il locale ha chiuso il giorno dopo la nostra cena a lume di candela. La proprietaria, una anziana signora che proponeva con enorme successo cucina tipica dei Pirenei, ha deciso di ritirarsi per godere in pace il resto della vita tra i suoi amati monti. Ma immaginate: Al Faubourg St Antoine, in un minuscolo vicoletto soppalcato da una rampicante, cinque tavoli all'esterno e un interno da incanto con panche rosso scuro e pareti di roccia. La cucina a vista e timido jazz da una dispensa in legno antica. Poi la notizia, sussurrata, della chiusura. Il localino che ho sempre sognato trovare, disegnato su misura da quella timida signora, ora chiudeva per sempre le porte. Quando ce ne siamo andati ho celebrato il mio silenzio. Socchiuso gli occhi dentro l'arietta fresca parigina. Ero dispiaciuto, certo. Ma poi ho avuto come un bagliore. E ho avvertito un fremito. Ho pensato a me e a Remo. Ad un nostro locale. Alla nostra passione. In un attimo ho costruito una vera e propria storia nella mia mente. Così ho sorriso, pensando al futuro e a quello che verrà.

Place du Marché Notre-Dame
Place du marché 78000 Versailles
La Creperie
85 rue de la Paroisse
78000 Versailles
01 39027102
Le Brespail
159 rue du Faubourg St Antoine
75011 Paris

Stefano Tripodi

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4 Comments:

Anonymous Anonimo said...

uauuuuuuuuuuu!!!
Merci beaucoup!!!

12/8/08 1:57 PM  
Anonymous Anonimo said...

emozionante :)

17/8/08 9:02 AM  
Anonymous Anonimo said...

Missà che le nostre permanenze parigine si sono incrociate ;) Che nostalgia, noi siamo tornati solo ieri e stiamo organizzando i post da fare, abbiamo scaricato le foto, insomma, tutte quelle operazioni pungola-nostalgia, e ora questo post! Versailles la descrivi in effetti diversa da come la immaginavo, il marche d'Aligre lo abbiamo visitato e anche a noi ha deluso un po' (sulla qualità del venduto non saprei, però). Io voto per tutti a Parigi ;)

17/8/08 10:01 PM  
Blogger Saretta said...

Se la Creperie è quella bretone ci sono stata!Divine come lì non le ho mai mangiate le galletes!

19/8/08 12:06 PM  

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