venerdì, settembre 26

Tortino di friselle, pomodori pachino secchi e alici (La Caponata)

Ma che bello ritrovarsi a scrivere per il Maiale! Mi mancava questo appuntamento ormai classico, in cui di sera dopo una succulenta cenetta mi siedo al computer e inizio a scrivere del piú e del meno, a parlarvi dei miei viaggi e dei piatti in cui mi sono cimentato, aggiungendo qua e la pensieri sparsi. Spero voi stiate bene e che l'estate via abbia portato consiglio (dal punto di vista culinario, si intende). Io qualche giorno fa ho aggiunto l'ennesima traversata al mio calnedario e sono tornato a casa a trovare i miei cari. Era tanto che mancavo e sapete com' é, la mamma si era cominciata a preoccupare, pensava che una sana rimpatriata mi avrebbe scrollato dalle spalle il peso della stanchezza e regalato un pó di buona cucina...aveva ragione!
Il post di oggi, leggero e senza impegno (sciué sciué come si dice a Napoli), nasce proprio da questa breve sosta salernitana, dal mio breve e nostalgico incontro con il mare e un arrivederci ad un'estate italiana di cui ho tanto sentito la mancanza. Manco a dirlo trattasi di una trovata della mamma che in cucina non ci sta troppo volentieri, ma che ha il palato fine e a piatti cosi proprio non sa resistere. Io vi riporto la ricetta "originale", tanto povera quanto gustosa, con l'aggiunta di due ingredienti preziosi: il pachino siciliano secco, regalo della splendida Segesta e le alici di Cetara, Costiera Amalfitana. Godete e inebriatevi del profumo di questo piatto. Buon appetito!

Ingredienti x 4 persone

4-5 friselle (o a Napoli freselle)
2 pomodori San Marzano maturi
7-8 pomodorini pachino secchi (sott'olio)
4 filetti di alici sotto sale
2 cucchiai di olive nere di Gaeta
1 cucchiaio di capperi
olio extravergine d'oliva q.b
pepe nero q.b
origano q.b

Bagnare velocemente le freselle lasciadole ancora croccanti e pestarle in una ciotola. Aggiungere un filo d'olio extravergine d'oliva, del pepe nero e amalgamare il tutto. Versare il trito di pane biscottato in dei piccoli stampi cilindrici che andrete a sfilare dopo pochi istanti aiutandovi con le dita. A questo punto completare la caponata con il resto degli ingredienti e servire subito. Nota, non aggiungete sale, le alici, i capperi ed i pomodori secchi hanno un grado salino giá abbastanza elevato. Annaffiate il tutto con una profumatissima Ribolla Gialla del Friuli (Ribuele, cosi la chiamano da quelle parti).

Remo Morretta

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15 Comments:

Anonymous Anonimo said...

Madonna, che deve essere. Domani vado a comprare i pachino secchi (so gia' dove li vendono a Roma dalle parti di Monteverde), le olive... le friselle buone di Altamura ce le ho gia'... poi ti dico. Grazie!

26/9/08 4:23 PM  
Anonymous Anonimo said...

Saranno almeno due anni che non mangio le freselle... Che nostalgia!

26/9/08 8:03 PM  
Anonymous Anonimo said...

credo che presto sarò costretta a 'rubarvi' qualche foto per il mio sito...

www.unmatrimonioformatojpg.it

26/9/08 10:27 PM  
Blogger Moscerino said...

solo un istante per augurarti il bentornato...

28/9/08 5:46 PM  
Anonymous Anonimo said...

Carissimo, ben tornato.
Ho da farti un appunto: la caponata è ben altra cosa.
Mi permetto di fare questo appunto dall' alto della mia sicilianità.
Cmq un ottimo spunto per la cucina.
A presto.

30/9/08 4:44 PM  
Anonymous Anonimo said...

A me 'sto piatto pare l'ennesima libidine.
E detto da uno del Nord, ma che vive a Roma...
Mi sa che provo a farlo!
Gianandrea


www.lattecondensato.com

30/9/08 5:19 PM  
Blogger Elena Bruno said...

Che profumi!!! La correzione con alici e olive non l'ho mai provata ... bisogna rimediare!

30/9/08 11:03 PM  
Blogger il maiale ubriaco said...

ciao, ciao a tutti, che bello leggervi. scrivo al volo giusto per ringraziarvi. insomma voi lettori assidi che il gettone al maiale lo pagate sempre! ;-)

SpiderPork - grazie per l'appunto, capisco la tua nota sicula e aggiungo "certo che questo piatto non ha niente a che vedere con la caponata siciliana". Noi peró in campania la fresella con spunzillo, aglio e origano la chiamiamo proprio caponata. Perdona l'omonimia, ma io che ci poso fare? ;-)

Ancora un abbraccio a tutti.

Remo

1/10/08 1:03 AM  
Blogger GràGrà said...

Pomodoro pachino secco siciliano e alici di Cetrara....è vero che il particolare rende magnifico il generale!

1/10/08 10:30 AM  
Blogger Maria Giovanna said...

Ho un piccolo pensiero per voi, se vi fà piacere passate a trovarmi, buona giornata!

Passione&Cucina

1/10/08 11:55 AM  
Blogger Cuoche dell'altro mondo said...

So proprio cosa vuoi dire quando ti si scrolla il peso della stanchezza tornando a casa. Bello tornare in patria.
Ed è un piacere rileggerti e assaporare le tue ricette.
Salutoni, Alex

4/10/08 6:33 AM  
Blogger il maiale ubriaco said...

si, il particolare rende unico l'universale. grazie per il pensiero e saluti a tutti, un bacio ad Alex!

Re

7/10/08 2:29 PM  
Blogger Marcello Valentino said...

Sento profumo di mediterraneo...e non posso che soffermarmi su questa realizzazione davvero speciale...
Complimenti...

9/10/08 4:02 PM  
Blogger Rosetta said...

Vuoi dire Stefano Stefano del mestolo ???
Orpoo ! quello si è imboscato per non farsi tirare le orecchie.
La tua ricetta è straordinaria, la proverò ... ma con il pollo ruspante.
Grazie Remo
Mandi

19/10/08 8:32 PM  
Blogger bian said...

..le cose semplici sono sempre le migliori! (che foto spettacolari! bravissimo come sempre!bacissimi!!)

28/11/08 8:05 PM  

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