giovedì, febbraio 14

Spaghetti alle nocciole di Giffoni, broccoletti & scorzetta di limone


Salve a tutti! Mamma mia che settimana incasinata che sta per concludersi. il weekend sarà altrettanto denso di impegni ed io, per vicende che non sto qui a spiegare, ho diverse sensazioni che mi accarezzano il giorno. Penso molto alla mia terra e alle volte - non si offendano i romani - sento il bisogno di ascoltare il mio dialetto. Altre invece mi sorprendo a pensare a lidi lontani: India, Pakistan, Bangladesh. Voglia di viaggiare e sentire nuovi odori. Poi, penso al mio compare Remo in Inghilterra e mi viene la voglia di partire e fargli una sorpresa. Posare la borsa all'ingresso di casa, abbracciarlo e poi senza altro dire andare insieme a far la spesa. Cucinare, cucinare come fare l'amore. Stendere le sfoglie, tritare le spezie, imbottire la carne e spaccare un pò di pane per assaggiarlo con le composte preparate. Stappare un buon nettare e finalmente brindare mentre la sua signora, Paula, ci osserva sorridendo, ritraendo i nostri buffi giochi con la sua matita. Conservo sempre tutti i suoi disegni e spero sempre che un giorno possa pubblicare il suo libro corredato da leggeri e sapienti tocchi di lapis. La ricetta di oggi nasce da questi pensieri. Da sensazioni forti che vivono sotto pelle. Il tramestio della città eterna a fare da colonna sonora. Mi piacciono i quartieri imprevedibili. I meticciati. Detesto piazza di Spagna e tutto ciò in cui posso riconoscere l'opulenza del poco e del niente. Per carità, ovvio che ovunque e sempre ognuno è diverso da un altro. Ma io mi riapproprio di alcuni territori di Roma che avevo dimenticato, messo da parte. Vivo senza televisione ed è splendido. Giro sempre a piedi e tra un pò prenderò una bici. Non ho voglia di inquinare più di quanto già faccia, non ho velleità da motociclista e tutti gli anni passati a guidare e scarrozzare gli amici in lungo e in largo mi bastano ed avanzano. Voglio conoscere e per conoscere ci vuol lentezza. Pure per cucinare e mangiare e gustare ci vuol lentezza ed io riscopro il passo d'uomo in cucina ogni giorno. Ho usato spaghetti di Gragnano e comprato l'occorrente al mercato al mattino presto. Le nocciole sono quelle di Giffoni confezionate con garbo. I limoni che ho trovato profumatissimi e l'aglio rosso di Nubia, sul quale speravo poco, mi hanno commosso. Questo piatto è per Remo, per il nostro Maiale e per una amicizia che dura da più o meno 13 anni. Poi le nostre signore, meravigliose, il nostro qui ed ora e tutto quello che verrà...!



Ingredienti x 4 persone

400 g di Spaghetti di Gragnano

400 g di cimette di broccoli
100 g di nocciole di Giffoni
2 fette di pane nero sbriciolato
3 spicchi di aglio rosso di Nubia
2 limoni
olio di frantoio
pepe nero
sale q.b.
Passate al mixer le fette di pane grossolanamente spezzettate e le nocciole fino ad ottenere una grana piuttosto compatta. Lavate con cura le cimette di broccoli che taglierete a metà, poi mettetele da parte a sgocciolare. Calate la pasta in acqua bollente leggermente salata, nel frattempo tostate la mollica ridotta in grana in una padella antiaderente tipo Wok in 2 cucchiai di olio aggiungendo l'aglio rosso di Nubia affettato sottilmente, la scorza dei limoni, una presa di sale ed un'altra di pepe nero macinato al momento. Un paio di minuti prima che la pasta giunga a cottura aggiungete i broccoli scottandoli così leggermente. Tirate su pasta e broccoli, scolateli ed aggiungeteli ancora umidi al condimento. Spremete il succo dei limoni, rimestate velocemente e con grazia, impiattate subito decorando con qualche nocciola tritata grossolanamente al coltello ed ancora scorzetta di limone.

Stefano Tripodi

Etichette: , ,

16 Comments:

Anonymous Anonimo said...

sandra
Stefano sei un poeta!
Ti immaginavo molto chiaramente a spasso per roma tenendo la bicicletta a mano,ammirando i monumenti ma sopratutto ammirando la gente..
Bellissimo questo post,condivido appieno il tuo pensiero,cucinare é proprio come fare l'amore..Un abbraccio caro e saluta Re!

15/2/08 9:30 AM  
Blogger Cuoche dell'altro mondo said...

Un post in cui mi riconosco totalmente. Quanto vorrei staccarmi da questo mondo, fiondarmi da Marina in NZ e cucinare con lei. Fra un po' è la giornata della lentezza ... bisognerebbe viverla ogni giorno. E si, cucinare è molto sensuale. Buon WE caro Stefano e un caro saluto a Remo. Alex

15/2/08 9:40 AM  
Anonymous Anonimo said...

quasi commovente questo post. bello. proverò anche questi spaghetti.

cristina

15/2/08 9:55 AM  
Blogger Frank said...

Non potevo esimermi dal commentare questo tuo post così ricco di dolci parole e profumi :)

Complimenti davvero!
Ciao.

15/2/08 10:08 AM  
Blogger Sara B said...

majale: sei veramente il mago della pasta :-))

15/2/08 11:04 AM  
Blogger CinemaFILO said...

Devono essere ottimi... facevo anche io una ricetta simile, ma senza broccoletti... la proverò! Bravo!

15/2/08 11:12 AM  
Blogger il maiale ubriaco said...

grazie stefano. il maiale diventa sempre piú quello che ci eravamo detti all'inizio. un diario per comunicare, tenersi in contatto e sentirsi piú vicini.
le ultime due settimane sono state da incubo, pensate che la sera casco a dormire alle 9, mai successo prima.
grazie per la vicinanza a tutti voi ed una caro saluto!
(sandra e alex siete speciali!)

Re

15/2/08 11:19 AM  
Blogger elisabetta said...

Che emozione!
A parte il fatto che anch'io vivo (benissimo) senza tv da più di 10 anni, e anch'io cerco di muovermi il più possibile a piedi/in bicicletta... a parte questo, dicevo, anch'io vivo la mia città con questi sentimenti. Proprio stamattina ho fatto una passeggiata nella Venezia che io amo, nelle zone dove i turisti capitano per caso, dove ci sono ancora i negozi veri, le signore che si chiamano dalle finestre e i bambini in campo che corrono con le biciclette...

15/2/08 1:26 PM  
Anonymous Anonimo said...

meraviglioso! Il modo con cui sei capace di unire gli elementi e convogliare tutto verso la cucina. le foto parlano da sole e mi pare che di complimenti a riguardo ne avete rivevuti un bel pò. Complimenti davvero. Quasi mi commuovo, eheh.

15/2/08 2:06 PM  
Anonymous Anonimo said...

Ho proprio a casa gli ingrdienti anche se le nocciole non sono di Giffoni. Lo provo stasera e poi vi dico.
Ciao e grazie.
Orchidea

15/2/08 2:18 PM  
Blogger Giovanna said...

credo che si capisca di più di un blogger in un post come questo (bellissimo) che in mille meme personali. Poetico. Non solo il post ma anche la vostra amicizia.

15/2/08 2:44 PM  
Blogger °Alice e il vino said...

ciao ragazzi, come al solito ogni volta che passo di qui trovo un pezzettino di voi ... siete speciali !
con affetto
bEtt

15/2/08 2:50 PM  
Blogger daniela said...

…ancora un altro, bellissimo, post che scorro avida con la tazza di cappuccino fumante.
Ancora un pezzo di terra e di cuore che mi scivola davanti agli occhi e resterà qui sospeso per tutta la giornata.

Leggervi è bello,
ma lo è ancora di più quando lo faccio in viaggio, lontano da casa che è già lontana della mia vera casa…
scusate se i pensieri appaiono confusi…

un abbraccio

ps. questa pasta me la segno!

15/2/08 4:31 PM  
Blogger Moscerino said...

un post davvero denso di emozioni che sei riuscito a trasmettere perfettamente. e una ricetta semplice eppure particolare...

16/2/08 12:32 PM  
Blogger L'Ode al Pomodoro said...

E' molto bello e sentito quello che scrivi, buona domenica.
Laura

17/2/08 10:15 AM  
Blogger andrea matranga said...

che bel post.La lettura di questa creazione mi ha conquistato.. poi la pasta di Gragnano slurp!!se ti va passa, ho postato degli spaghetti alla chitarra di Gragnano al nero di seppia.

17/2/08 6:38 PM  

Posta un commento

<< Home