Zitoni con ragù di braciola di capra
Ingredienti x 4 persone
500 g di penne zitoni di Gragnano
2 kg di carne di capra (coscia o spalla)
2 kg di pomodori pelati
¼ di pecorino stagionato
aglio
basilico
prezzemolo
olio extravergine
sale e pepe q.b.

uffata carnevalesca, rappresentano un altro momento principe per la formazione (ri-fondazione) dell’identità. E così come la famosa battaglia delle arance del Carnevale di Ivrea ha le sue origini nella lotta folle e necessaria di cui sopra, così l’eccesso di cibo imposto dal Cristianesimo indica l’inizio della privazione del periodo quaresimale. Carnem levare – Carnevale - prescrizione ecclesiastica dell'astensione dal consumo della carne.Come recita un’antico proverbio contadino «del maiale non si butta niente» e noi, che di maiale modestamente ce ne intendiamo, siamo esattamente dello stesso parere. Anzi, visto che il carnevale si avvicina insistente ed é una di quelle festivitá in cui bisogna dare il massimo in cucina non solo a livello qualitativo, ma pure quantitativo, allora vi proponiamo due belle ricette dolci, saporite che a voi amanti della cucina sciué sciué come si dice a Napoli, ossia bella semplice, faranno impazzire.
Il sanguinaccio, una crema di cioccolato densa e carica di sapore, che nelle nostre zone è sempre stata sinonimo del dolce per eccellenza del carnevale. La ricetta originale, si percepisce dal nome, prevede l’utilizzo del sangue di maiale, che dona al cioccolato un retrogusto acidulo molto particolare. Oggi, dopo l’ormai noto divieto del 1992 dell’uso di sangue per la preparazione di prodotti alimentari in ambito commerciale, soltanto in alcune famiglie contadine, in cui continua il rito della macellazione casalinga del maiale, è possibile assaggiare la ricetta originale. Noi abbiamo trovato un’ottima alternativa che é quella di sostituire il sangue con del vino rosso. Provare per credere…e sopratutto leggere per capire!
I veri intenditori poi apprezzeranno e sapranno subito come utilizzare un’altra tipicità del periodo, le chiacchiere. La nostra é una delle tante versioni presenti in Italia, quella campana naturalmente, una ricetta che conservo da anni e ripeto ogni volta con immenso piacere. Naturalmente sarebbe bello raccogliere tutte quante le varianti al tema, quindi se ne avete…fateci sapere!
Sanguinaccio
500 gr. zucchero
50 gr. farina
100 gr cacao amaro
100 gr cioccolato fondente
100gr. pinoli
½ cucchiaino di cannella
1 busta di vanillina
¾ latte intero
½ bicchiere di vino rosso
Mettere in una casseruola lo zucchero, la farina, il cacao ed unire poco alla volta e mescolando il latte ed il cioccolato fondente, precedentemente sciolto nel vino rosso. Nella ricetta originale in realta’ il vino rosso ed il cioccolato fondente non sono presenti ma rappresentano oggi, come accennavamo sopra, un valido sostitutivo del ¼ di sangue di maiale utilizzato in passato.
Quando il composto sara’ bene omogeneo cuocere il tutto a fuoco lento, continuando a girare finche’ non avra’ raggiunto la densita’ di una crema.
A questo punto togliere il sanguinaccio dal fuoco, aggiungere la cannella, la vaniglia, i pinoli e lasciarlo raffreddare. Servire freddo.
Chiacchiere
500 gr farina
100 gr zucchero
50 gr burro
3 uova
2 cucchiai di Marsala
1 limone
vanillina
zucchero a velo
Olio di semi per la fritura
Versare sulla spianatoia la farina, lo zucchero semolato, una bustina di vanillina e la scorza grattugiata del limone. Unire gli ingredienti a fontana e aggiungere al centro tre uova intere, il burro leggermente ammorbidito e il Marsala. Impastare il tutto, aggiungendo se necesario ancora un pó di liquore, e tirare l’impasto in una sfoglia sottile. Ritagliare con una rotellina delle strisce di circa 20 cm di lunghezza che andranno sucesivamente fritte in olio ben caldo per 2-3 minuti. Le chiacchiere andranno poi scolate, lasciate asciugare e spolverizzate con lo zucchero a velo.


Buona parte delle aziende che producono secondo questo metodo vendono i loro prodotti con il marchio collettivo e internazionale DEMETER, secondo il relativo disciplinare di produzione.Taa daaaa!!! Rulli di tamburi e squilli di trombe. Udite udite, venghino siori venghino. Il Maiale Ubriaco è lieto di presentarvi il primo collaboratore ufficiale. La nostra Elenoire, tecnologa alimentare, che da oggi darà il proprio contributo per comprendere meglio il rapporto alimentazione-nutrizione. Non fatela arrabbiare!
Italiani fedeli all'istituzione del Maiale Ubriaco sono lieta di comunicarvi che da oggi non vi libererete tanto facilmente di me. Quei brav'uomini dello staff mi hanno ingaggiato e io non li deluderò! Per prima cosa leggete attentamente il foglietto illustrativo sottostante! Sapete come si dice no? "Uomo avvisato, mezzo salvato!" La mia rubrica sarà un prodotto ad alta concentrazione di sarcasmo alimentare. Ripeto: leggete attentamente le avvertenze e le modalità d'uso. La rubrica sarà un prodotto versus-elenoire che nella vita di tutti i giorni trovate QUI: www.elenoireversuselenoire.spaces.live.com Tenere fuori dalla portata dei bambini!
PRINCIPIO ATTIVO
alta concentrazione di informazioni alimentari fornite da versus-elenoire...che, giusto perchè lo sappiate, non è una pinco-pallino qualsiasi ma è un tecnologo alimentare...sono una donna ma nel campo professionale preferisco definirmi tecnologo con la o finale!!!
ECCIPIENTI
curiosità, notizie, chiarimenti
MODALITA' DI ASSUNZIONE
Assumere una dose di rubrica tutti i giorni, cominciando un giorno prima di giungere nella zona blog "Maiale Ubriaco", continuando l'assunzione durante tutta la durata del soggiorno nel blog e continuando per 1 settimana dopo l'uscita dalla zona blog interessata.Non assumere dopo i pasti...soprattutto se vi sentite confusi da ciò che avete ingerito!!!
CONTROINDICAZIONI
Possono manifestarsi degli stati di insonnia. Non preoccupatevi sono reversibili.Alla lunga si possono manifestare delle dipendenze. Se quest'ultimo sintomo persiste non consultate il vostro medico curante, vuol dire che siete in piena salute!
ATTENZIONE!
La mancanza di umorismo e intelligenza nell'apprezzare il sarcasmo di alcuni interventi potrebbe offendere i soggetti allergici a contenuti erroneamente giudicabili maschilisti, femministi, macabri, razzisti o immorali Se i sintomi persistono, evitate di venirmi a trovare.
Precisazione doverosa: l'utilizzo del sarcarmo non rende false le informazioni che vi fornirò..che sia chiaro! Sono una professionista io...mica bau bau micio micio. Ebbene, spero di essere stata chiara.
Vi aspetto a fiotti!!!!
EvE
Abbiamo deciso di rimanere ancora per qualche giorno sul territorio Irpino-Sannita alla ricerca di un’altra ricetta, ancora una, in cui vi fosse il pecorino laticauda fra gli ingredienti principali. L’abbiamo trovata ad Avellino, capoluogo iripino, in una caratteristica taverna del centro storico, l’ Antica Trattoria Martella, riportata anche nel libro Ricette di Osterie d’Italia - Slow Food Editore. Un piatto molto semplice e gustoso che rispecchia a pieno le abitudini culinarie di questo territorio, dove la cucina é sempre stata sinonimo di abbondanza, soprattutto nei condimenti. Sembra infatti che le tagliatelle allardiate vengano cosi chiamate perché mantengono il riferimento al lardo, ingrediente abbondantemente utilizzato nella cucina della tradizione locale. Noi, come sempre seguaci di una cucina schietta e in virtú delle usanze locali, il lardo lo abbiamo utilizzato con divertimento e grande soddisfazione per il palato. Aggiungerei che questo piatto é particolarmente adatto per una rigida giornata d’inverno, seduti a cena davanti al caminetto, in compagnia, degustando del buon vino rosso… quello della casa! Per chi non potesse, pazienza, speriamo solo che il risultato sia di vostro gradimento.
E’ trascorso un pó di tempo oramai dall’ultima ricetta del maiale ubriaco e abbiamo pensato che non potessero mancare un paio di suggerimenti sull’utilizzo di quest ottimo formaggio di pecora.