Scorribande, pensieri e appunti sparsi
Negli ultimi giorni ne son capitate di cose, ne abbiam visti di luoghi, ne abbiam incontrate persone. Questo è il nostro piccolo pensiero ed è tutto dedicato a loro. Questo è un po' il canovaccio di ciò che vi racconteremo ad agosto, questa è una nostra breve anticipazione di ciò che sarà.
Il Maiale Ubriaco è stato a Cilentana, a Villa Matarazzo (S. Maria di Castellabate, Sa) in occasione della bella festa gastronomica messa in piedi da Welcome Cilento, da Slow Food e dal Parco per la presentazione del nuovo libro di Luciano Pignataro, Le ricette del Cilento, piccolo gioiellino e grande traccia di memoria. Del libro ne parleremo approfonditamente più in là, della serata invece ricordiamo con profondo piacere, il lungo e sentito intervento di Geppino D'Amico, l'ennesima conferma del Kratos 2006 di Luigi Maffini, l'ulteriore bella prova del fiano base di Alfonso Rotolo e la Rivisitazione della Lagana e Ceci di Cicerale (con croccante di Pancetta di Casaletto Spartano, cupolina di Manteca di Cervati manipolato alle Alici di Menaica e confit di San Marzano) opera de La Cantinella sul Mare di Villammare.
Il giorno seguente è stata poi la volta di una piacevole Notte in Bianco ai Sediari (alle spalle del Duomo di Salerno). Una nuova grande scoperta per noi è l'incontro con Andrea Centrella e il suo interessantissimo Greco di Tufo Selvetelle, un vero greco di razza, un rosso travestito da bianco, ci piace, continueremo a berne e anche in questo caso ne riparleremo sul finire dell'estate; particolamente indicata la proposta dello chef Romolo Pappalardo, spiccano di sicuro lo Sformatino di spaghetti con fiori di zucca e alici, gli Involtini di melanzane con pesce spada e la dolcissima chiusura finale con un dolce alle carote e alle nocciole di Giffoni.
Meritano una parentesi a parte nel nostro racconto le cene e le feste notturne in terrazzo di questi giorni, al fresco, con dei vini semplici ma che serviti freschi ci deliziano di piacere: Est! Est! Est! di Falesco ad esempio, ineguagliabile rapporto qualità/prezzo (non amo certi prodotti, ma quando ci inciampo dentro non posso non parlarne bene! bene! bene!). Testiamo l'ennesima sperimentazione di Stefano con un delicatissimo Risotto alla zucca e limone, poi è la volta di un'eccellente pomodorino in vetro (che verrà commercializzato a breve) con uno spaghetto di Setaro servito con un soffio di pecorino e tre foglie di basilico, ancora insalate fresche ed estive, varie quiche che preannunciano i nuovi lidi parigini per qualcuno, e mentre sta per arrivare il nuovo giorno travolti dall'impazienza proviamo il nostro limoncello che in cantina è ancora ad affinare. Quanti racconti gonfi di soddisfazione, quanti progetti, quanti voli pindarici...
Poco tempo per dormire! Si fugge a Cava de' Tirreni a Santa Maria del Rifugio per fare tappa quie poi passare ad una lauta cena da Pappacarbone a base di More Maiorum 2001. Buonissimo il Pacchero di Vicidomini, l'Hamburger di tonno e una piacevole sfogliatina finale offerta dalla casa.
Passa qualche ora et voilà siamo già a domenica, ora di pranzo, Sorbo Serpico. Infinita soddisfazione è ciò che abbiam provato da Marennà: vento, materiali, dettagli. L'esperienza merita un secondo post esclusivo quale ripasso e integrazione a ciò che Riccardo Vecchio ha scritto un mesetto fa, ragion per cui non vi anticipo nulla!
Il modo migliore per chiudere queste righe è senza dubbio il sorbetto al limone della Villa Comunale di Salerno: tutto cambia nel mondo, tutto si evolve e diventa un po' global, ma lui resta uguale, inamovibile, con lo stesso gusto di sempre, nello stesso chiostro, preparato con gli stessi limoni di quando la nonna ci accompagnava da piccoli. Son sicuro che qualcuno capirà e apprezzerà.
Questo secondo noi è il modo ideale per concludere uno splendido week end.
Giacinto Chirichella
Etichette: Luciano PIgnataro, Marennà, Pappacarbone, Salerno, Santa Maria di Castellabate, sorbetto al limone