Dice il motto contadino "A San Martino ogni mosto è vino."Torniamo al nettare di Bacco e lo facciamo nel migliore dei modi, del resto in questo autunno che profuma di funghi, castagne e piatti caldi fumanti di un certo spessore, viene davvero difficile resistere a non tirare il collo a qualche bella bottiglia giù dalla cantina. Torniamo ai grandi rossi, quelli che scaldano il cuore e conquistano i banchetti luculliani, quelli che fan buon sangue e colpiscono per la loro territorialità, ancora quelli che raccontano e nel farsi scoprire sorso dopo sorso ci fanno capire il nostro modo di intendere il vino.
L'occasione ci porta a sfogliare le pagine della nostra Moleskine per sbirciare quanto avevamo buttato giù quest'estate in Puglia quattro/cinque giorni dopo ferragosto!
La soffiata era di
Antonio di Gruttola; fu lui difatti a dirci che non potevamo andare a
Manduria senza fermarci da
Morella. Così capitammo in cantina proprio nel primo giorno di vendemmia, con le uve da poco raccolte che riposavano nelle vasche d'acciaio.
Gaetano Morella, giovane e coraggioso artigiano del vino, ci accoglie in maniera fraterna ed amichevole, come fossimo vecchi amici, proprio come se ci conoscessimo da sempre, senza se e senza ma.
Davvero affascinante il progetto enologico che dal 2000 porta avanti con l'enologa australiana
Lisa Gilbee, sua fedele compagna. Una bella scommessa per una piccola azienda da 11.000 bottiglie: ancora una volta siamo di fronte ai grandi vini da piccole vigne! Prodotti molto naturali, non filtrati, senza strane aggiunte, qui è l'uva ad essere protagonista, frutto di antiche vigne ad alberello pugliese su "terra rossa" di età compresa tra i 25 e i 75 anni. Una grande materia prima, e una mano sapiente (quella di Lisa) che riesce a lavorarla in maniera eccellente.
Un tris di bottiglie coerenti come solo raramente accade, in un crescendo che incalza e conquista senza indugi nè ripensamenti. Si parte col
Pimitivo-Malbek Terre Rosse, particolare, gustosissimo, dall'alta bevibilità e piacevolezza, un piccolo grande campione. Si prosegue con il
Primitivo La Signora, un cru seducente con un piacevolissimo bouquet e delle belle note di terra bagnata, muschio, erba di campo, non astringente, impenetrabile e dalla buona acidità. Si finisce alla grande con il
Primitivo Old Vines, vino maiuscolo, da comprare e custodire gelosamente in cassa di legno! un centopercento primitivo serio e ben fatto, che si apre poco a poco ed evolve nel tempo, anche e soprattutto a distanza di ore. Una bottiglia impegnativa, che rapisce e cattura l'attenzione da gran protagonista grazie ai suoi aromi ricchi e decisi: liquirizia, tabacco, caramello, prugne, more, cioccolato.
Il futuro di Morella ci riserva gioia, sperimentazione e avanguardia con un primitivo metodo classico che al momento riposa in barrique di quarto passaggio e che impazienti e curiosi ci auguriamo di poter provare nel 2008.
PrositAzienda Agricola Morella
via San Pietro, 65
74024 Manduria (TA)Tel. Fax 099.9791482azag.morella@libero.itGiacinto ChirichellaEtichette: Manduria, Morella, primitivo, vino