Quando il maiale è in viaggio: Bath
Prima tappa ufficiale del maiale in veste “british” è stata Bath, antica città romana di grande bellezza, enorme fascino e cuore di un’ Inghilterra d’altri tempi, legata al passato, alle tradizioni e alla bella vita. Inizia Venerdì sera la nostra passeggiata e dopo essere stati in albergo (un piccolo appartamento nel cuore della città) per mollare i bagagli, io e la mia amata ci incamminiamo verso il centro. Un groviglio di vicoli, sottopassaggi, piccole piazze ci accolgono e ci coprono dal freddo. La passeggiata è breve, riconosciamo subito il ristorantino di cui tanto avevamo sentito parlare; fa fresco fuori, non esitiamo un attimo, uno sguardo e decidiamo, si entra! Fishworks è una pescheria, aperta giorno e notte che ha una caratteristica particolare; oltre a vendere del pesce freschissimo, di alta qualità e soprattutto locale, ha giusto qualche tavolino, nascosto giù in fondo, attorno al quale ci si può sedere e farsi una vera e propria “scorpacciata” di pesce. Noi abbiamo dovuto provare, accertarci che non si trattasse delle solite dicerie e menu alla mano siamo passati da un’aragosta con patate ad una grigliata di pesce misto (sgombro, gamberi, merluzzo, tonno, salmone) passando per un’insalata greca di finocchi ed una gustosa zuppa di granchio. Il tutto innaffiato con del buon vino bianco locale (eh si perché pure questo si trova qui) ed una fresca limonata. Soddisfatti, satolli e di buon umore abbiamo fatto due chiacchiere con il proprietario che con orgoglio ci ha raccontato la storia del suo oramai famoso locale. Non ne parlo qui, sarebbe dura, ma vi dico che per approfondimenti potete saltare su questa pagina (ammirate).
L’indomani colazione da Sully Lunn’s, piccola e accogliente sala da the, in piedi da più di trecento anni e gestita da una famiglia francese. Poi visita al mercato dei produttori locali e dulcis in fundo, lunga pausa in uno dei negozi più belli che abbia mai visto da quando sono qui. Paxton & Whitfiel è un’antica bottega di formaggi specializzata in prodotti locali. Formaggi inglesi d’ogni tipo e poi biscotti, erbe aromatiche, vecchi taglieri di legno, ceste di paglia; sembrava essere entrati in un altro mondo, lontano dal resto, proprio come sognavo di fare da un po’, per giunta accolti e coccolati dall’anziano proprietario e coinvolti da tutta la sua passione per la buona tavola. Si è fatto tardi, devo andare. Vi lascio cosi, in questa piccola bottega d’altri tempi, in questa città incantata, con la speranza che un giorno possiate passarci e ricordare. Questo è quanto. Un saluto dal maiale.
Remo
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